TERAMO – Che fine ha fatto il ponte sul Tordino, già finanziato da “Comune e Enti territoriali”, inserito nel nel Piano delle Opere 2004 “lasciato dall’amministrazione Sperandio”? Se lo domanda il presidente di Teramo centro del Pd, Flavio Bartolini, membro della segreteria provinciale del partito. Il “guado tra contrada Carapollo e Villa Pavone, all’altezza del deposito della TeAm” diventa insufficiente appena le acque del fiume si alzano e il passaggio non esiste più. Il ponte, mai costruito, spiega in una nota Bartolini, è “fondamentale” perché i mezzi TeAm raggiungano Villa Pavone, Colleatterrato e tutta la periferia est di Teramo senza “passare per Porta Madonna con evidente aggravio di costi”. Ma è importante anche, sempre secondo il comunicato stampa, perché tutti i cittadini di contrada San Martino, Poggio S. Vittorino, Poggio Cono e frazioni limitrofe raggiungano direttamente la strada statale (sempre evitando Porta Madonna). La strada diretta è infine molto usata dai cittadini che vivono nella parte est della città per arrivare in centro evitando il traffico di Via Po e Viale Crispi. Il passaggio, senza guard rail, cosa ovviamente pericolosa, sottolinea Bartolini, “è in stato di abbandono con un ipocrita cartello di divieto di accesso, quando è evidente a tutti che quel guado è molto trafficato”.
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